Dietro il polveroso sipario c’è un deejay, si, un deejay ma di musica classica.
In scena un pazzo con cuffia alle orecchie e l’occhio spiritato che aggeggia a dei vecchi vinili, un pazzo incredulo davanti ad adolescenti che identificano Beethoven in un grosso e simpatico cane San Bernardo e che si è stufato di sentire in giro: bella quella musica è della pubblicità della audi (Mozart).
Musica Colta, Musica Sepolta. Paolo Migone, il folle con le cuffie, a teatro con la pala e le maniche tirate su per riesumare una musica classica ancora viva. Parlerà di Lei, della sua forza, della sua dolcezza: vi farà ridere con aneddoti sulle famiglie di questi Geni e parlerà di loro, di questi grandi compositori, dei loro amori, delle loro passioni e dei loro drammi, parlerà del rapporto complicato che avevano col potere, con l’annoiata committenza della Chiesa e della Nobiltà … perché in qualche modo dovevano pur campare… e a quel punto potrebbe anche succedere un miracolo: potrebbe succedere che un bambino dopo lo spettacolo, il giorno dopo chiuso nella sua cameretta per non essere visto, digiti su youtube: B A C H – cerca.