Associazione Carmina Et Cantica
Serata finale della 6a edizione del concorso nazionale a premi per cantautori e giovani esordienti. In gara 14 artisti. Premio alla carriera a Roberto Carlotto già Dik,Dik
Saranno presenti altri ospiti con Marco Barbieri e le sue interviste. Conduce Beatrice Bianco
Si esibiranno gli artisti:
Manleva Band
Marco Arati
Sara Sampieri
Elia Agostini – Eliachesuona
Gabriele Zambelli
Fabio Tondini
Stonale Band
Nicola Ceccarini
Felsna Kesbah
Filippo Monti – Filo
Giacomo Rossi
Acqua Freska
Il Vento Contro
Luca Rambelli
Premio alla carriera a Roberto Carlotto, già Dik Dik
Roberto Carlotto e il suo trascorso artistico
Il musicista cantante Roberto Carlotto, conosciuto con pseudomini diversi, Charlott, Otto Karl, Robert Stahel ed infine Hunka Munka, cominciò i suoi studi classici fin da piccolo, prima fisarmonica poi pianoforte.
La sua carriera cominciò prestissimo nel boom degli anni 60. Iniziò a suonare con i “Big 66”, passando in seguito con “I Cuccioli”, per poi esibirsi con gruppi elvetici importanti: Underground, Night birds, Sauterelles, fino a toccare con mano Londra, esibendosi al famoso locale Marquee, dove ha l’opportunità di avere contatti con gruppi inglesi, che gli consentono di fare da apripista a gruppi come Colosseum, Yes, Amazing Blondel, Uriah Heep ed altri.
Oltre la musica, sua grande passione erano i piccoli aerei e la sua carriera rischiò di essere condizionata, proprio in seguito ad un piccolo incidente aereo, riportando una ferita alla mano che gli impedì di suonare per diverso tempo. Ma, grazie alla sua grande forza di volontà, il giovane artista ritornò a suonare, a detta di molti, meglio di prima.
Rientrato in Italia iniziò una lunga collaborazione con il gruppo “Anonima Sound” e con Ivan Graziani. Dopo questa esperienza, Roberto Carlotto partecipò a numerosi Live, ad alto impatto emotivo, esibendosi da solo, con il nomignolo “Hunka Munka”, cercando di imitare le grandi orchestre sinfoniche, con le tastiere da lui modificate. Utilizzava una strumentazione costosissima e monumentale, specialmente per l’epoca: tipo organo Hammond (modificati M102, C3, B3), Mellotron (M400, MK2), Leslie (almeno 8),sintetizzatori vari, effettistiche binson a cascata e delle primitive, ma efficaci, “batterie elettroniche” a nastro. Per trasportare il materiale veniva usato un Tir personale di 20 metri. Il tutto gestito dal suo amico e produttore, Gilberto Amati, proprietario dell’ Altro Mondo di Rimini , uno dei locali più in voga in Italia degli anni 70.
Roby Carlotto, che possiamo definire anima rock progressive e precursore della musica elettronica, negli anni 70 è approdato nel famoso gruppo italiano “Dik Dik”. Con questa band partecipò, con un suo pezzo “Piccola mia”, al festival di Saint Vincent, raggiungendo le vette delle Hit Parade. Finita l’esperienza positiva dei “Dik Dik”, conosce Alberto Radius, leader del gruppo “Formula 3”, partecipando ad un suo disco “Carta Straccia”, il quale in seguito divenne suo produttore.
Altra importante collaborazione con una famosissima cantante inglese Norma Green, disco prodotto da Alex Slosser per Radio Luxembourg.
Inoltre intorno al 1986, venne coinvolto in una nuova serie di concerti con Nunzio Favia, detto “Cucciolo”, ex batterista “Dik Dik”, formando un duo “Carlotto e Cucciolo già Dik Dik”. In seguito, il duo, su consiglio di Giancarlo Castorino, noto impresario, si allargò a 4 componenti. Dal 2000 in poi, Carlotto si esibisce sia con una sua band, ricalcando le canzoni più famose, con la dicitura “ROBERTO CARLOTTO già Dik Dik”, sia da solista con le sue tastiere modificate.
Nei suoi vari concerti in Europa, grazie al bassista Mauro Rattaggi , ha avuto l’occasione di conoscere una famosa band Rock Progressive internazionale degli anni 70, gli Analogy-Earth-Bound, fondatori del gruppo i tedeschi, Martin Thurn- Mithoff e Jutta Taylor-Nienhaus, ai quali legato da fraterna amicizia. Il gruppo inoltre era costituito dal batterista Scott Hunter, dal chitarrista Richard Brett e dal già citato Mauro Rattaggi al basso. Da questo incontro, un primo concerto a Lamezia Terme in un grande teatro, riproponendo brani rivisitati con l’apporto delle sue tastiere, dando origine ad un Vinile e a un CD live, mixati poi a Londra, dal titolo “konzert” e poi anche a un DVD, realizzato dalla Zero DB Media di Pistocchi Diego & sas.
Dopo Lamezia Terme si sono susseguiti altri concerti: Bloom di Milano, Viterbo festival, Roma Rai presentazione Konzert. Il sound tipico anglosassone, profondamente emozionale, coinvolge immediatamente il pubblico.
In ultimo, importante collaborazione con il tastierista Joey Mauro, conosciuto in Italia e all’estero per l’esperienza sulle tastiere Vintage e musica prog e Italo Disco. Da questa collaborazione nasce un Vinile, con il ritorno prog di Hunka Munka, dal titolo “Foreste Interstellari” per Black Widow.
Ultimi suoi lavori 2 CD dal titolo rispettivamente “Ho preso a schiaffi il mio cuore” e ” Semplicemente R. Carlotto”.
Questa è una sola parte della carriera artistica di Roby Carlotto, un pezzo di storia della musica italiana e non solo.
L’Associazione Concertistica “Carmina et Cantica”, ideatrice e promotrice del Festival “Via Emilia – la Strada dei Cantautori”, giunto alla sua quarta edizione, propone la nuova generazione cantautorale quale prezioso patrimonio di continuità della canzone italiana.
Il progetto, attraverso la sua programmazione e realizzazione, intende rendere omaggio ai cantautori, che, con la loro musica e le loro indimenticabili canzoni, hanno creato la storia musicale del nostro Paese, testimoniando la ricchezza culturale e le qualità artistiche dell’Italia intera.
Il Concorso si svolge nel mese di giugno, prevalentemente nei Comuni del distretto ceramico. Ma non solo: altri Comuni hanno aderito con interesse al Festival.
Il Concorso presenterà anche aneddoti e curiosità di vita vissuta da parte dei grandi nomi della canzone d’autore, che saranno ospiti delle serate del Concorso e che saranno intervistati da Marco Barbieri.
Accanto ai più prestigiosi autori del panorama cantautorale saranno affiancati quelle straordinarie, emergenti realtà giovanili, che saranno i protagonisti del Festival “Via Emilia – La strada dei cantautori” e che rappresentano non solo il presente, ma, senza alcun dubbio, anche il futuro più luminoso della canzone d’autore!