Avete in mente gli ombrelloni dell’Algida che “se l’Algida li regala, un motivo ci sarà”? Le partenze intelligenti alle 3 e mezza di mattina? Il giro sulla motonave e le urla delle mamme per fare uscire i bambini dall’acqua?
Ci sono storie vere e storie inventate, personaggi fantastici e personaggi reali, ma qualsiasi racconto vi farà ridere ed emozionare riportando alla memoria quella sensazione di spensieratezza che si può provare solo in estate.
I protagonisti sono donne e uomini personaggi zavattiani legati alla terra e al buon cibo e quindi all’amore, simboli di quell’identità che parte da Bertoldo, passa per Zavattini e arriva fino a Fellini, quello di Amarcord.
Vito, con il suo monologo, porta in scena un mondo, quello della sua infanzia, in cui tutti possiamo ritrovarci ancora oggi.