Ovvero ” Do ciacri in Piaza Granda”.

Un mix irresistibile tra sketch , battute, scenette esilaranti, poesie e canzoni rigorosamente in dialetto modenese.

Due amiche, un po’ braghere, si incontrano in piazza dopo tanto tempo trascorso senza vedersi mai, e si sa’, quando due donne si incontrano, ne hanno per tutti e non c’è mai abbastanza tempo per raccontare e ricordare tutto.

I luoghi frequentati in gioventù, amori nati e terminati, dispetti amorosi, intrallazzi, equivoci, dicerie, sono lo spunto per le chiacchiere di queste due rezdore che fanno da filo filo conduttore alle canzoni eseguite dal Coro, accompagnando lo spettatore alla scoperta delle tradizioni, delle bellezze, delle eccellenze del nostro territorio.

Alle soglie del nuovo millennio e di nuove tecnologie di comunicazione, appare un po’ retrò o amarcord organizzare una serata all’insegna di canti dialettali e di narrazioni. E’ sicuramente una sfida che però riteniamo vincente, in quanto il dialetto non è una lingua minore, anzi, come l’italiano proviene dal latino ed è portatore di cultura, di tradizioni, di vita, che purtroppo si vanno sempre più dimenticando: Proporlo significa passare il testimone alle nuove generazioni perché ricordino e proseguano la tradizione.

Questo motivo ci ha spinto a desiderare e poi a realizzare la messa in scena di uno spettacolo con lo scopo di trasmettere la nostra idea di  modenesità coinvolgendo il pubblico attraverso dialoghi e canzoni dialettali.

Pare superfluo specificare la scelta della nostra Piazza Grande come ambientazione dello spettacolo, la nostra Piazza Grande simbolo del potere economico e religioso.