FANTATEATRO

Le avventure di Tom Sawyer

di Mark Twain

Camminare a piedi nudi, nuotare nel fiume Mississippi, fare il pirata, saltare la scuola, cercare tesori, ficcarsi nei guai, evitare le punizioni di Zia Polly. Questa è la vita di Tom Sawyer!

DOMENICA

9 Febbraio 2025 ore 17.00

LOCANDINA

Fantateatro
LE AVVENTURE DI TOM SAWYER
di Mark Twain

Adattamento e regia di Sandra Bertuzzi

Allestimento di Federico Zuntini

Costumi “Atelier Fantateatro”

TRAMA

Tom Sawyer è un ragazzo molto irrequieto e vivace: egli non dà mai ascolto alla zia Polly, che lo ha adottato alla morte dei genitori. Insieme al suo migliore amico Huck, Tom vive molteplici avventure e combina molte marachelle: non esita a ingannare le persone vicine per raggiungere i suoi scopi, ad esempio quando ruba la marmellata alla zia o, per evitar di dipingere la staccionata, usando una strategia e facendo lavorare gli altri al suo posto in cambio di oggetti o cibo.

Il fratellastro Sid, con cui è in eterno litigio, spesso e volentieri denuncia le sue bugie alla Zia Polly, la quale non esita a castigare severamente il nipote mettendolo in castigo. Tom Sawyer vive molte avventurose vicende, tra cui quella in cui assiste all’omicidio del medico del paese. Di tale crimine gli adulti credono inizialmente colpevole il povero Muff Potter, che però viene scagionato proprio grazie alla testimonianza di Tom, che accusa esser il vero colpevole nientemeno che il temuto Joe l’indiano: questi troverà la morte dopo essersi dato alla fuga all’interno d’una grotta in cui, tra l’altro, si erano smarriti anche Tom e la sua “fidanzatina” Becky. Il cadavere di Joe verrà ritrovato due settimane dopo la sua morte.

Successivamente Tom e Huck si mettono a giocare ai pirati sull’isolotto di fronte al paese, isolandosi così dal mondo degli adulti e dalla loro società piena di regole per loro del tutto incomprensibili, a diretto contatto con la natura. Si costruiscono una realtà perfetta fatta di giochi e divertimenti, nuotando e pescando: tutto questo fino a quando non vengono sopraffatti prima dalla noia e poi da una tempesta giunta improvvisamente. Ma la storia ha il suo culmine con gli eventi relativi alla “caccia al tesoro”: Tom, insieme all’amico di sempre Huck, riesce a trovare il tesoro nascosto da Joe e da loro tanto desiderato, all’interno d’una caverna labirintica; se lo dividono e diventano così molto ricchi.

L’AUTORE

“Samuel Langhorne Clemens, noto con lo pseudonimo di Mark Twain, nasce nella città di Florida, nello stato del Missouri, il 30 novembre 1835. La madre è calvinista, il padre è dedito alla vita avventurosa. Cresce nella città di Hannibal: nel 1847 muore il fratello; Samuel ha solo dodici anni ed è costretto ad abbandonare gli studi per guadagnarsi da vivere e sostenere la famiglia. Lavora come tipografo presso il giornale del fratello scomparso. Il mestiere lo porta ad alimentare l’interesse per la letteratura; inizia così a scrivere alcune novelle le quali verranno pubblicate proprio dai giornali presso i quali era impiegato.

In questi anni ottiene il brevetto di pilota per i battelli a vapore che percorrono il fiume Mississippi. Gli anni dal 1857 al 1861 sono caratterizzati proprio da una vita condotta sul Mississippi, che lascerà tracce profonde nello spirito del narratore, e che diventerà un tema ricorrente nelle sue opere. Il suo primo libro è una raccolta di novelle intitolata Il ranocchio saltatore (1865).

Desideroso di cercar fortuna, Mark Twain si trasferisce in California e diviene un cercatore d’oro, minatore, giornalista nonché reporter a San Francisco. Visita le Hawaii e viaggia in Africa, Francia e Italia. Da queste esperienze nasce il suo secondo libro Gli innocenti all’estero. Dopo il successo dei suoi primi lavori nel 1870 Mark Twain sposa Olivia Langdon e si trasferisce a Hartford, nello stato del Connecticut, dove rimarrà sino al 1891. Dopo il 1894, con l’intensificarsi della sua attività di conferenziere, i suoi viaggi si moltiplicano.

Sebbene fosse di carattere pessimista, Mark Twain è noto e conosciuto come scrittore dall’irresistibile umorismo. Il suo lato negativo con il passare degli anni andrà accentuandosi, anche a causa dei gravi lutti che colpiscono la sua famiglia: nel 1893 muore la figlia Susan; nel 1904 la moglie; nel 1909 la figlia Jane.

Mark Twain si spegne il 21 aprile 1910 a Redding (Connecticut), in seguito ad un attacco di angina pectoris. Tutta l’opera di Mark Twain, ispirata alle vicende e ai luoghi in cui visse e che visitò, è da considerarsi autobiografica. La sua opera viene comunemente divisa in tre gruppi: le impressioni di viaggio (Gli innocenti all’estero); i ricordi d’infanzia e della prima giovinezza (Le avventure di Tom Sawyer, del 1876, e Le avventure di Huckleberry Finn, del 1884); le narrazioni satiriche ambientate nel Medioevo e nel Rinascimento (Un americano alla corte di Re Artù).

Mark Twain, al massimo della sua notorietà, fu con tutta probabilità la maggiore celebrità americana del suo tempo.

CURIOSITÀ

FORSE NON TUTTI SANNO CHE

L’inventore e fisico serbo (poi naturalizzato statunitense) Nikola Tesla era uno stretto amico di Twain, che spesso trascorreva del tempo nel suo laboratorio al 35 South della Fifth Avenue di New York. Mark Twain era molto interessato alla tecnologia e alle nuove invenzioni. Si racconta che nel 1895 fosse stato invitato a posare per una foto illuminata con luce artificiale, ottenuta da un dispositivo per la fosforescenza chiamato tubo di Crookes. Il negativo della fotografia risultò rovinato e Tesla lo scartò. Solo in seguito capì di essere arrivato a un passo dalla scoperta dei raggi X: lo scienziato tedesco Wilhelm Röntgen annunciò di averli scoperti proprio grazie al tubo di Crookes.

Mark Twain fu un convinto sostenitore dell’abolizione della schiavitù: commentò il Proclama di emancipazione (1862-63) di Abraham Lincoln dicendo che non solo ebbe il merito di “rendere liberi gli schiavi neri, ma di rendere libero anche l’uomo bianco”. Twain fu anche un sostenitore dei diritti delle donne e della necessità di estendere a loro il diritto al voto. Era religioso e credeva in un “Dio onnipotente”, mentre con l’età si distanziò fino a non riconoscere “alcun messaggio, scritture sacre come la Bibbia, concetti come la Provvidenza o il contrappasso nella vita ultraterrena”.

CURIOSITÀ
Mark Twain in realtà si chiamava Samuel Langhorne Clemens, e nel corso della sua vita utilizzò diversi altri pseudonimi. Si firmò anche come “Josh” e utilizzò il nome “Thomas Jefferson Snodgrass”. Scelse “Mark Twain” ispirandosi al periodo in cui aveva lavorato sui battelli a vapore del Mississippi: “Mark” indica i segni per misurare la profondità dell’acqua, oltre a essere un nome proprio, mentre “Twain” è la forma arcaica del termine inglese “two”, “due”. Quando a bordo un membro dell’equipaggio urlava “by the mark twain” significava che secondo la tacca (“mark”), la profondità era due braccia (3,7 metri).

A FANTATEATRO

Camminare a piedi nudi, nuotare nel fiume Mississippi, fare il pirata, saltare la scuola, cercare tesori, ficcarsi nei guai, evitare le punizioni di Zia Polly. Questa è la vita di Tom Sawyer, vero prototipo del monello vivace, un po’ discolo e un po’ ragazzo dal cuore d’oro. Lo spettacolo, ricco di animazioni scenografiche originali, è tratto dal celebre romanzo di Mark Twain, un classico della letteratura per ragazzi, ma anche una pietra miliare della letteratura americana. Nello spettacolo vengono sottolineate anche l’importanza e il fascino della libertà dalle convenzioni; il protagonista trova infatti il modo di fuggire, di evadere da una realtà in cui si sente alienato, per poi accettare saggiamente di rientrarvi.

FANTATEATRO CONSIGLIA

Tom Sawyer & Huckleberry Finn è un film del 2014 diretto da Jo Kastner e tratto dal romanzo Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain.