Andrea Scanzi

LA SCIAGURA

Cronaca di un governo di scappati di casa

Dopo il grande successo della scorsa stagione, Andrea Scanzi torna a grande richiesta sul palco del Michelangelo con il nuovo spettacolo di satira politica aggiornato.

Un irresistibile monologo pieno di musica, satira, fervore e pulsione civile, senza reticenze né sconti.

Uno spettacolo accorato e imperdibile per raccontare questi tempi sbandati. Per interpretare il presente.

E per resistere a questo inesorabile tracollo della politica politicante nostrana.

DOMENICA

2 Marzo 2025 ore 21.00

LOCANDINA

LA SCIAGURA
Cronaca di un governo di scappati di casa
di e con ANDREA SCANZI

Regia Simone Rota
Scenografia Giorgia Ricci

Distribuzione Epoché ArtEventi

Lo spettacolo è prodotto da Loft Produzioni S.r.l.

PRESENTAZIONE

Dopo il grande successo di Renzusconi (2018) e Il cazzaro verde (2019-2020), Andrea Scanzi autore e interprete teatrale dal 2011 torna sul palco con un nuovo spettacolo di satira politica: La sciagura – Cronaca di un governo di scappati di casa.

Tratto dall’omonimo bestseller edito da Paper First, Scanzi mette ora in scena la sconfinata pochezza di un governo composto perlopiù da “scappati di casa”. Novanta minuti di risate (amare), informazione e indignazione, che partono da un’analisi del percorso politico di Giorgia Meloni per poi ripercorrere impietosamente le incongruenze del governo, le troppe criticità della destra e l’evanescenza colpevole di una classe dirigente oltremodo imbarazzante. Dalla seconda carica dello Stato La Russa (sic) all’esimio statista Donzelli (aiuto!), dai tetri busti del Duce ai mitologici blocchi navali, dai treni di Lollobrigida ai quadri di Sgarbi. Dagli scivoloni seriali di Valditara a quelle di Sangiuliano, dalle inchieste su Santanché e Delmastro al capodanno col “botto” di Pozzolo, dal comico inconsapevole Gasparri alle tesi tragicamente oscurantiste di Vannacci.

Dal ricordo di Paolo Borsellino (ignobilmente citato da questi governanti che con lui nulla c’entrano) alle canzoni di Gaber e Guccini (che Meloni ama, ma di cui evidentemente non ha capito nulla).

Un irresistibile monologo pieno di musica, satira, fervore e pulsione civile, senza reticenze né sconti. Uno spettacolo accorato e imperdibile per raccontare questi tempi sbandati. Per interpretare il presente. E per resistere a questo inesorabile tracollo della politica politicante nostrana.

INFO

Durata: 90 min

Intervallo: No